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Ti racconto una #startup: Armadio Verde

19February

Ti racconto una #startup: Armadio Verde

Da un bisogno è nata un’opportunità. Dopo la nascita della nostra prima figlia ci siamo trovati di fronte problemi comuni a molti genitori, tra cui l’accumularsi di tanti vestiti nell’armadio. I bambini, si sa, soprattutto nei primi anni di vita crescono molto in fretta e ritrovarsi con capi mai utilizzati (alcuni addirittura con l’etichetta originale attaccata) può diventare la normalità. Con il secondo figlio ci siamo accorti che non è facile riutilizzare il guardaroba del primogenito. Per tanti motivi: potrebbe succedere che il secondo figlio non sia dello stesso sesso, oppure che nasca in una stagione differente, o che semplicemente abbia misure diverse dal primo.

Da qui è nata l’esigenza di trovare una soluzione ad un bisogno comune. Le prime ricerche tra i mercatini dell’usato che funzionano con il classico contovendita, metodo lento e poco conveniente rispetto allo scambio, non ci avevano convinto. In Italia solo piccole realtà di quartiere proponevano un sistema di swapping, mentre qualcosa di più organizzato si poteva rintracciare all’estero. Così abbiamo pensato di realizzare una rete organizzata che consentisse alle mamme di poter ridare valore agli acquisti fatti e al tempo stesso poter continuare a vestire i propri bambini con capi di qualità selezionati con cura.

La prima boutique Armadio Verde è nata a Milano nel 2011, un luogo fisico dove i genitori potevano scambiare i loro vestiti. La crescente richiesta di clienti interessati a poter scambiare gli abiti dei propri figli ha portato prima alla realizzazione di un modello fisico in franchising – con una rete  di “swap boutique” sul territorio italiano – e poi a una versione pura online con servizio a domicilio e consegna in tutta Italia in 24-48 ore.

Oggi Armadio Verde è il primo marketplace online per lo scambio e l’acquisto di vestiti per bambini, che consente ai genitori di risparmiare fino al 90% rispetto ai canali tradizionali di vendita (outlet o mercatini), spedendo vestiti che non utilizzano più per prenderne altri in cambio.

Il servizio è semplice: ci si iscrive al sito www.armadioverde.it, si spediscono gratuitamente i vestiti e si prenota online il ritiro della busta Armadio Verde scegliendo giorno e fascia oraria. Ad ogni capo spedito viene attribuito una contropartita in stelline che rappresenta la moneta di scambio. Le stelline sono attribuite in base alla marca, taglia e tipologia. Con le stelline si scelgono poi altri vestiti dei migliori brand, tutti di qualità, gently used o nuovi con cartellino. Si può scegliere da una collezione di 12mila capi di abbigliamento in continua crescita. Nell‘anno appena concluso sono stati scambiati oltre 20.000 vestiti. La nostra mission è ridare valore agli acquisti fatti e fare in modo che i bimbi vestano sempre a puntino anche con un budget limitato

Gli utenti della piattaforma – che conta più di 100mila visite al mese – sono genitori che amano vestire i loro figli con vestiti di qualità. Si definiscono smart buyer, hanno un approccio al consumo responsabile, utilizzano i social network e hanno fatto proprie le dinamiche della sharing economy.

Armadio Verde opera proprio nel mercato della sharing economy, un settore in continua crescita e con elevate potenzialità di business. Focalizzando l’attenzione sul fashion, il segmento “kids” rappresenta circa il 10% del mercato fashion e-commerce in Europa.

Guardando all’Italia ogni anno 4 milioni di mamme hanno necessità di rinnovare il guardaroba dei propri bambini. 5,5 milioni nella fascia 0-10 anni modificano il loro vestiario durante il cambio di stagione. 500 mila cambia costantemente i propri capi d’abbigliamento durante i primi 18 mesi di vita. In tutto ciò il 74% delle mamme utilizza il web come la miglior soluzione per trovare spunti e informazioni per i loro acquisti.

Armadio Verde ha l’obiettivo di consolidare la leadership in Italia durante il 2016, per poi estendere il modello all’estero.

Davide Erba ed Eleonora Dellera (Founder Armadio Verde – in foto)

Posted on 19 Feb 2016  , ,