Innogest, altri 15 milioni sulle startup

23September

Innogest, altri 15 milioni sulle startup

È in arrivo altro carburante per le startup made in Italy. Innogest, fondo di venture capital italiano attivo dal 2006, ha chiuso l’ultima tranche del suo fondo Capital II, peraltro già operativo da inizio anno con quattro acquisizioni. Il final closing porta in cascina un’ulteriore dote di 15 milioni di euro che sono stati sottoscritti dal Fondo Italiano di Investimento, portando così a 85 milioni di euro la raccolta complessiva del secondo fondo di casa Innogest. L’alleanza tra il veicolo partecipato dalla Cdp e la Sgr guidata da Claudio Giuliano è all’insegna del made in Italy. I radar di Capital II, come del resto quelli del primo fondo gemello, si accendono esclusivamente su startup tricolori, con un focus specifico sui mondi del biomedicale e del digitale.

Dal 2007 Innogest ha raccolto complessivamente 170 milioni di euro e ha investito in 28 aziende. In questo portafoglio di partecipazioni, alcune startup sono diventate oggi aziende vere e proprie, e anche internazionalizzate, come è il caso Silicon Biosystems, ceduta circa un anno fa al gruppo Menarini, e Singular ID venduta nel 2008 a Bilcare Singapore. «Il nostro – spiega Claudio Giuliano fondatore e managing partner di Innogest – è un fondo che guarda in maniera esclusiva all’Italia e alla sua tecnologia.

Abbiamo uno sguardo territoriale fatto di competenze e di screening continuo sulle migliori iniziative del nostre Paese, nei centri universitari e negli incubatori. Investiamo solo in Italia perché vogliamo essere i numeri uno e attenti conoscitori del sistema-paese. Non ci piace l’idea di essere tra i tanti operatori in molti paesi». In cantiere ci sono altri investimenti che verranno portati a termine entro la fine dell’anno: una startup specializzata in dispositivi medici nell’area cardiovascolare e un’altra nel digital. L’orizzonte temporale di investimento è quello classico del venture capital, intorno ai 5 anni, con partecipazioni i tra 500 mila e un milione di euro.

«Investiamo in maniera estremamente cauta, in diversi round, in società che per loro natura hanno bisogno di iniezione di capitale ». Il team di Innogest ogni anno valuta circa 800-1000 società, un compito oneroso al qual si affiancano due nuove figure senior. A rafforzare la squadra di Claudio Giuliano sono arrivati due manager di peso del mondo It e del venture capital: Michele Novelli, partner di Digital Magics, il principale Incubatore Italiano quotato all’Aim, con cui Innogest ha recentemente stretto un accordo di collaborazione, e Rick Belluzzo, manager americano di lungo corso, ex Chief operating officer di Microsoft.

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Posted on 23 Sep 2015