Uno sguardo all’anno passato e auguri di buon 2017 da Innogest

30December

Uno sguardo all’anno passato e auguri di buon 2017 da Innogest

La fine dell’anno suggerisce per tradizione un bilancio delle attività. Per il team di Innogest il 2016 è stato un anno di impegno e passione dedicato da un lato alla valorizzazione delle ultime società del primo fondo, lavoro che ha portato all’exit su Igea Clinical e messo le basi per ulteriori dismissioni, e dall’altro ad accelerare gli investimenti del nuovo mandato, dopo il closing finale di Innogest Capital II e di IPGEST nel 2015.

Negli ultimi dodici mesi abbiamo completato 8 investimenti, che ci rendono orgogliosi per la qualità delle società che sono entrate nel portafoglio. Per ogni deal perfezionato, centinaia sono le startup che abbiamo incontrato nei nostri uffici di Milano e Torino o negli innumerevoli showcase e competizioni a cui abbiamo preso parte in giro per l’Italia e per l’Europa. Quest’anno abbiamo sfiorato le 1.200 società in totale, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.

Innogest nel medicale

In ambito medicale, il 2016 per Innogest è stato soprattutto l’anno del cardiovascolare: abbiamo lanciato il primo incubatore europeo specializzato, CardioVascular Lab, frutto della collaborazione con Investimenti e Partecipazioni SpA e con alcuni tra i più importanti imprenditori cardiovascolari, e abbiamo investito in Anaconda Biomed, uno dei più promettenti progetti al mondo per la rimozione di trombi nei vasi cerebrali. Le attività sono state premiate anche in ambito neurologico e oncologico, con gli investimenti in Newronika, società che sta sperimentando una tecnologia di neurostimolazione profonda per il trattamento di pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, e in Seventeen, startup che ha sviluppato un sistema innovativo per il trattamento di tumori solidi non operabili o ad alta incidenza di recidiva.

In questo lavoro, il team Innogest ha la fortuna di poter contare sul contributo appassionato e sulla competenza di alcuni professionisti di grandissimo valore, i Venture Partners, la cui compagine si è rafforzata. Partendo dall’estero, nel 2016 hanno iniziato a collaborare con noi Bill Brody (imprenditore biomedicale, cardiologo, già presidente di Salk Institute e di Johns Hopkins University) e Giovanni Leo (fondatore di Endosense). In Italia, a Franco Rutili e Andrea Venturelli si è aggiunto Paolo Cremascoli (NGC Medical).

Convinti che un fondo di venture capital debba esercitare anche un ruolo di supporto e consolidamento a favore della comunità dell’innovazione, nel corso del 2016 abbiamo promosso diversi momenti di incontro e confronto. In ambito medicale abbiamo consolidato partnership come quella con Fondazione Cottino e la Società Italiana di Oftalmologia, che ha portato all’organizzazione della seconda edizione del Premio AppliCO per progetti innovativi nell’oftalmologia, e abbiamo portato un contributo sul tema innovazione e medicina presso la Società Italiana di Cardiologia.

Innogest nel digitale

In ambito digitale, nel 2016 le attività si sono concentrate su fintech, foodtech e fashion-tech, aree in cui il team ha accumulato progressivamente forti competenze e profondità. È iniziato il consolidamento della piattaforma per lo scambio di vestiti usati per bambini di Armadio Verde, l’espansione al di fuori della Sardegna del sistema di credito complementare di Sardex e l’arricchimento del network di collaborazioni che pone Supermercato24 come piattaforma leader al servizio della grande distribuzione nel portare a casa dei clienti la spesa fatta online. Altre società di portafoglio, come Drexcode e Prestiamoci, hanno continuato il rafforzamento del business sul mercato italiano, così come Beintoo e Cuebiq continuano nel trend di decisa espansione commerciale. Il portafoglio dell’acceleratore digitale Withfounders ha raggiunto le 14 società, alcune delle quali con livelli significativi di crescita: la partnership appena siglata tra Withfounders, Innogest e Digital Magics rafforzerà ulteriormente questa filiera dell’innovazione.

Anche nel digitale si è arricchita la compagine dei Venture Partners. La collaborazione con Rick Belluzzo è solida, Rick è diventato il mentore a tutto tondo del team. Stretta è anche la relazione su vari fronti con Paolo Cellini. Nel 2016 hanno iniziato a collaborare con noi Bjoern Schaefer (già Ceo e fondatore di YVM Media Solutions) e Giuseppe Trettenero (Finance director a Paypal Emea e Cfo a Ebay). Il Consiglio di Amministrazione di Innogest si è arricchito della presenza di Giuseppe Donagemma, ex VP Europa di Samsung, imprenditore e angel molto attivo in imprese digitali.  È proseguita con soddisfazione la collaborazione tra Innogest ed il Gruppo Editoriale L’Espresso, che ha messo a disposizione dello sviluppo di marketing e comunicazione del nostro portafoglio di società le proprie competenze e i propri canali digitali.

Nel corso del 2016 la practice digitale ha promosso vari momenti di incontro, dal ciclo Discoverfood, organizzato insieme a Talent Garden in primavera con l’obiettivo di promuovere il confronto tra gli addetti ai lavori nel foodtech, al FoodTech Day organizzato con Deloitte e riservato ai progetti più promettenti tra quelli nati nei laboratori di ricerca del CNR.

Innogest e la comunità

In Innogest siamo convinti che uno snodo cruciale per allineare il nostro Paese al livello richiesto dalla competizione internazionale sia elevare la cultura dell’imprenditorialità, a cominciare dai più giovani. Per questo motivo abbiamo messo a punto e stiamo presentando alle maggiori università italiane l’Innogest Graduate Program, un programma di apprendistato che attinge all’esperienza del nostro team e alle migliori pratiche delle nostre società di portafoglio, allo scopo di insegnare ai più motivati tra i neolaureati come coltivare la propria idea di business e avviarli a far parte di un’impresa di successo.

Sul fronte istituzionale, infine, prendiamo atto con soddisfazione dei risultati che sta dando il lavoro di coordinamento di AIFI, l’associazione italiana del Private equity, Venture capital e Private debt. Molte delle recenti innovazioni normative e fiscali che semplificheranno la vita alle startup e a chi decide di investire in esse – contenute in particolare nel piano per l’Industria 4.0 e nel decreto Competitività – si devono proprio a questo costante lavoro di proposta e confronto in ambito legislativo e governativo.

Da qui ripartiamo per il 2017. Toccare ogni giorno il polso dell’innovazione del Paese ci fa essere da un lato ottimisti, perché vediamo moltiplicarsi sforzi e risultati in modo sempre più coerente e diffuso. Per contro, il confronto con i grandi Paesi industrializzati è lì a ricordarci il ritardo accumulato e la necessità di correre comunque un po’ più veloce di quello che stiamo facendo. Noi siamo determinati a fare la nostra parte, anche nel Nuovo Anno.

A tutti voi investitori, founder, team, partner, collaboratori, colleghi e amici, un caloroso augurio di Buon Anno dal team Innogest.

 

Claudio Giuliano
@claudiogiuliano

Posted on 30 Dec 2016